venerdì 26 settembre 2008
Stranezze &Co.
E’ venerdì. Finalmente è arrivato il week-end e potrò dormire un po’ di più, fare qualche giro di ricognizione alla ricerca di negozietti o centri commerciali, insomma bel sano relax mi aspetta.
E invece NO!!!! Questo sabato e domenica si lavora!
La settimana prossima è festa nazionale (non chiedetemi per cosa, non l’ho capito) e sapete cosa decide lo stato? Si lavora il week-end prima della festa per non perdere giorni utili per l’economia e la produzione. Ma vi rendete conto?!!? Pazzesco! Dite che dovrei chiedere di farmi pagare gli straordinari? “Stlaoldinali, che cosa sono gli stlaoldinali?”
Sabato 20 settembre ho anche assistito alla prova generale dei seguenti allarmi:
- Antincendio
- Attacco aereo
- Attacco chimico
Praticamente dalle ore 10.00 alle 10.30 (di sabato, ripeto) l’hotel ha avuto questa bellissima idea da proporre ai suoi ospiti. Non so se bisognava fare veramente la simulazione … io mi sono messa i tappi e ho dormito fino alle 11.00.
Ultime notizie atmosferiche: ieri mattina esco di casa e per la prima volta in 15 giorni ho visto il cielo azzurro. Il sole splendeva e c’era un filo d’aria: un miracolo. Arrivo davanti all’ufficio e la colonnina del meteo mostra una nuvoletta vicino alla scritta “27 gradi”. “ Beh –penso- anche le colonnine del meteo si possono sbagliare”. Alle ore 13.30 il cielo non si vedeva più e chi non aveva l’ombrello si è lavato per benino.
Morale: le colonnine del meteo cinesi NON si sbagliano.
MORE NEWS ON SHANGHAI AFTER THE BREAK … STAY WITH US!
domenica 21 settembre 2008
Week-end nel pianeta giallo
Dopo soli 7 giorni posso affermare con certezza che i cinesi vanno pazzi per lo shopping.
Per cercare un cavo con spina “cinese” per il mio pc mi hanno mandato in una zona ultra commerciale dove circa 6 o 7 shopping centre sono cresciuti uno dietro l’altro. In un pomeriggio sono riuscita a vederne solo uno e mezzo.
Entrata da Best Buy (una specie di nostro Mediaworld) una fila di ragazzini in maglietta blu mi ha assalito per porgermi il cestino e darmi il benvenuto. E dopo due metri, non sapendo da che parte girarmi, ho cercato con lo sguardo un commesso: ne ho contati una decina tutt’intorno a me.
In men che non si dica un ragazzo sui 18 anni mi ha preso il cestino e accompagnato a cercare il cavo, l’ho seguito al reparto assistenza per farsi confermare che andasse bene e mi ha accompagnato alla cassa, sempre reggendo il cestino finché non mi hanno consegnato lo scontrino. Incredibile, mi sono sentita la principessa Sissi.
Se il servizio è così dappertutto, perché non visitarne un altro?!? Seguo l’orda ed entro in un mega edificio di otto piani che dai manifesti sembra festeggiare il 10° anniversario. Dopo i primi tre piani di abbigliamento femminile, ragazze e ragazzine che si accalcano da Sephora alla ricerca dell’ultimo smalto fashion, risse nella zona camerini di prova tra fidanzati-maggiordomi che reggono borse e borsine e commesse che strillano che richiamare i clienti (stile banco del pesce al mercato) mi sono arresa. Sono uscita senza aver comprato nulla e ho preso il primo taxi per tonare in hotel.
Dopo soli 7 giorni posso affermare che i prossimi week-end farò una passeggiata al parco o mi leggerò un libro.
NB: i tassisti non parlano inglese quindi per spostarsi si gira con dei foglietti su cui qualche anima pia ci scrivere la destinazione da raggiungere. Peccato che ho confuso i foglietti e invece di dare quello dello shopping center ho mostrato quello con il nome delle caramelle balsamiche per la gola … e sono stata accompagnata in farmacia.
Per cercare un cavo con spina “cinese” per il mio pc mi hanno mandato in una zona ultra commerciale dove circa 6 o 7 shopping centre sono cresciuti uno dietro l’altro. In un pomeriggio sono riuscita a vederne solo uno e mezzo.
Entrata da Best Buy (una specie di nostro Mediaworld) una fila di ragazzini in maglietta blu mi ha assalito per porgermi il cestino e darmi il benvenuto. E dopo due metri, non sapendo da che parte girarmi, ho cercato con lo sguardo un commesso: ne ho contati una decina tutt’intorno a me.
In men che non si dica un ragazzo sui 18 anni mi ha preso il cestino e accompagnato a cercare il cavo, l’ho seguito al reparto assistenza per farsi confermare che andasse bene e mi ha accompagnato alla cassa, sempre reggendo il cestino finché non mi hanno consegnato lo scontrino. Incredibile, mi sono sentita la principessa Sissi.
Se il servizio è così dappertutto, perché non visitarne un altro?!? Seguo l’orda ed entro in un mega edificio di otto piani che dai manifesti sembra festeggiare il 10° anniversario. Dopo i primi tre piani di abbigliamento femminile, ragazze e ragazzine che si accalcano da Sephora alla ricerca dell’ultimo smalto fashion, risse nella zona camerini di prova tra fidanzati-maggiordomi che reggono borse e borsine e commesse che strillano che richiamare i clienti (stile banco del pesce al mercato) mi sono arresa. Sono uscita senza aver comprato nulla e ho preso il primo taxi per tonare in hotel.
Dopo soli 7 giorni posso affermare che i prossimi week-end farò una passeggiata al parco o mi leggerò un libro.
NB: i tassisti non parlano inglese quindi per spostarsi si gira con dei foglietti su cui qualche anima pia ci scrivere la destinazione da raggiungere. Peccato che ho confuso i foglietti e invece di dare quello dello shopping center ho mostrato quello con il nome delle caramelle balsamiche per la gola … e sono stata accompagnata in farmacia.
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